L'APOXYÒMENOS

Estratto dalle acque del mare tra l'isolotto d'Oriule Grande (Vele Orjule) e l'isola di Lussino (Lošinj) il 27 aprile del 1999, il bronzo antico dell'atleta alto 192 cm, è finora l'unico bronzo grande reperito sulla costa dell'Adriatico orientale. Si presume che il bronzo sia finito nel mare all'inizio del I sec. durante un temporale, quando lo gettarono per il pericolo del rovesciamento della nave, oppure come offerta di sacrificio agli dei, per poter continuare sicuri il viaggio per il canale di Ossero (Osor) in direzione di una meta ricca del nord Adriatico.

Il bronzo rappresenta un giovane atleta che pulisce il raschietto (lo strigile) con il quale si è deterso il corpo dal grasso, dalla polvere e dal sudore dopo una gara. Durante la restaurazione, che durò quasi 7 anni, gli esperti archeologi hanno esplorato il materiale e lo stile della fattura, e sono giunti alla conclusione che l' Apoxyiòmenos di Lussino risale al II oppure al I sec. a.C., ed è realizzato conforme al prototipo della metà del IV sec. a.C.

Delle 8 variazioni del prototipo d'Apoxyiòmenos esistenti (fra le quali la più nota quella del bronzo custodito al Kunsthistorisches Museum di Vienna, reperito a Efeso nel 1896), il bronzo di Lussino è quello di migliore integrità, conservato benissimo. L'autore del bronzo non è conosciuto, ma la bellezza classica e la lavorazione fine ci lasciano presumere che si tratti di un maestro di massimo livello.